Venerdì 27 marzo, alle 19, vi aspettiamo per quattro chiacchiere con
“Già, questo è un paese dove nessuno sbaglia mai, dico. In questo
paese, di fronte agli errori più grandi, bastano una confessione e poi
un perdono.”
Dopo Se ti abbraccio non aver paura, un nuovo romanzo di grande sensibilità su un tema delicato all’incrocio degli incroci: il diritto alla salute.
Lorenzo ha perso il padre e c’è un tarlo che lo inquieta: che
l’ospedale non gli abbia offerto la cura dovuta. È al quinto anno di
medicina e l’idea lo turba come figlio e come futuro medico. Sua madre
vorrebbe solo dimenticare e Lorenzo chiede aiuto a un vecchio prof di
scienze del liceo. Il prof ha sempre insegnato ai suoi studenti a
conoscere e rispettare il corpo umano.
Capisce che Lorenzo deve andare sino in fondo; insieme cercano giustizia e verità. Si avventurano così in un terreno dove tutto si incrocia: speranza di vivere e conquiste della scienza, ideali e interessi economici più o meno legittimi, eccellenza ammirevole e drammatica carenza di risorse, responsabilità individuale e collettiva.
Capisce che Lorenzo deve andare sino in fondo; insieme cercano giustizia e verità. Si avventurano così in un terreno dove tutto si incrocia: speranza di vivere e conquiste della scienza, ideali e interessi economici più o meno legittimi, eccellenza ammirevole e drammatica carenza di risorse, responsabilità individuale e collettiva.
Con il suo sguardo attento, fiducioso e sognante, Fulvio Ervas
dà voce ai nostri pensieri quando siamo lì, dove la vita ci viene a
cercare: quando siamo soltanto parenti, medici, infermieri, pazienti,
soltanto persone che si tendono la mano al confine tra singolo e
comunità.
INGRESSO LIBERO
Qui un’intervista a Fulvio Ervas, che racconta il processo di scrittura e la nascita di questo nuovo romanzo, su Vanity Fair, firmata da Greta Privitera.
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